Che confusione ho in testa, in questi giorni al mare all'improvviso tutti parlavano di Governo, di elezioni, di consultazioni. Appena rientrato dalle vacanze mi sono precipitato dalla zia EconoMina a chiedere a lei un po' di spiegazioni e come sempre tutto è diventato chiaro!
Ecco cosa mi ha detto.
Caro Echino, ti ho già parlato in passato della Costituzione, la nostra legge fondamentale, emanata il 27 dicembre del 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948. La Costituzione contiene i principi fondamentali su cui si basa la nostra Repubblica descritti nei primi 12 articoli. I successivi 42 articoli (dal 13 al 54) contengono i diritti e i doveri dei cittadini e delle cittadine e tutta la seconda parte, dall'articolo 55 al 139, descrive la formazione e il funzionamento dell'Ordinamento della Repubblica. Gli articoli 92, 93 e 94 spiegano come si forma il Governo. Puoi leggerli nell'immagine qui sotto, ma ti spiego meglio un po' in breve.
Sempre secondo la nostra Costituzione ogni 5 anni le elettrici e gli elettori eleggono i loro rappresentanti alla Camera dei Deputati e al Senato. Camera e Senato costituiscono il Parlamento, il cui scopo fondamentale è quello di fare le leggi, cioè esercitano il potere legislativo. Ogni sette anni il Parlamento elegge il Presidente della Repubblica. Dopo nuove elezioni, bisogna formare un nuovo Governo dunque il Presidente della Repubblica, dopo aver consultato i rappresentanti dei vari partiti (le famose consultazioni!) nomina come Presidente del Consiglio (cioè capo del Governo) una personalità che ritiene sia in grado di fare un Governo che abbia la fiducia della maggioranza dei/delle parlamentari. Il Presidente del Consiglio propone i ministri e se il Presidente della Repubblica approva tutti i/lei Ministri e Ministre, come dice l'art. 93, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica e poi chiedono la fiducia alle Camere. Se la ottiene, cioè se la maggioranza dei parlamentari di entrambe le Camere dà la fiducia, il Governo entra in carica. Dare la fiducia vuol dire condividere il programma che il Governo intende realizzare.
Può succedere che dopo uno o due o tre o quattro anni il Governo non abbia più la fiducia delle Camere: un gruppo di membri del Parlamento chiede di sfiduciare il Governo e se la sfiducia viene votata il Presidente del Consiglio si dimette. In questo caso il Presidente della Repubblica consulta nuovamente i rappresentanti dei partiti per capire se può esserci una maggioranza, anche costituita da parlamentari diversi, per formare un nuovo Governo. E solo se non c'è una nuova maggioranza decide di "sciogliere le Camere" cioè di indire nuove elezioni.
Pensa Echino che fare delle elezioni costa circa 400 milioni di euro! Quindi anche per motivi economici prima di fare elezioni anticipate bisogna essere sicuri che sia veramente necessario, ovvero che non ci sia la possibilità di creare un nuovo Governo, che possa svolgere il potere esecutivo (cioè quello di far funzionare le leggi emanate dal Parlamento).
Donatella Caione, 30 agosto 2019 (per conto di Zia EconoMina)