La ruspa gialla

Tra i giocattoli dell'asilo Panda&Bambù c'era una ruspa gialla. Era grande e lucida e il suo cassone somigliava alla bocca di un pescecane. Quando Margherita arrivava all'asilo andava subito nell'angolo dei giocattoli a prendere la ruspa gialla. Aveva molto lavoro da fare, perché la ruspa era capiente e nel suo cassone stavano comodamente un po' di cubetti delle costruzioni, qualche macchinina, le pentoline e i piattini da cucina. Caricata la ruspa, Margherita la faceva viaggiare su e giù e depositava gli oggetti trasportati, ciascuno al suo posto: i cubetti nella scatola, le macchinine nel garage, le pentoline e i piattini sul tavolino. Anche Francesco frequentava l'asilo Panda&Bambù. Il suo giocattolo preferito era la cucina parlante che faceva un bel rumore e aveva un forno così grande da contenere due torte insieme. Francesco ogni mattina si metteva a cucinare. Quando Margherita arrivava con la ruspa e gli consegnava i piattini e le pentoline, era molto contento e la ringraziava con un bel sorriso.

Tutto questo fino al giorno in cui arrivarono Lello e Lalla. Lello si fiondò sulla ruspa gialla: "Questa va bene per me, perché sono un maschio!" disse. Margherita avrebbe voluto giocare con lui, ma, poiché non sapeva ancora parlare riuscì appena a sillabare: "pemmè, antìo". Lello non comprese e se ne andò con la bella ruspa color del sole. Margherita andò dalla tata Paola e, con il ditino, le indicò Lallo. "Bambini," disse Paola "ricordate: dovete giocare insieme oppure fare un po' per ciascuno con i giocattoli". Poi invitò Margherita: "Mentre aspetti che Lallo abbia finito il suo turno, guarda dentro questo vagoncino. Ci sarà qualcosa che ti piace". Margherita scelse un robot verde con gli occhi rossi. Era grande e faceva un bel rumore di lampo e tuono: "Bzzzz bzzzz, tum tum!" Lalla, intanto, si era impadronita della cucina. Francesco le chiese: "Facciamo una torta insieme?". "I maschi non cucinano" rispose Lalla.

Francesco allora, con i lucciconi agli occhi e una grossa lacrima stampata sulla guancia, andò a cercare tato Gigi nella stanzetta dei bebé. Lo trovò intento a cambiare i pannolini a Poldino, il più piccino. "Lalla non vuole cucinare con me" gli disse. "Se non si può giocare insieme si fa un po' per uno" rispose Gigi. Tornato in sala giochi, Francesco incontrò Margherita che portava a spasso il robot. "Dove lo hai trovato?" le domandò. Margherita gli fece segno col ditino, indicando il vagoncino dei giocattoli.

Lo prese per mano e lo condusse fin là. Francesco rovistò un po' e tirò fuori un bel bambolotto: "Guarda, è Pantùn! Adesso lo porto a passeggio" disse a Margherita. Ma la bambina già si stava dirigendo verso la ruspa gialla che Lallo aveva abbandonato. La prese e mise il robot nel cassone. Poi fece segno a Francesco di posargli accanto il bambolotto. Robot e Pantùn, vicini vicini, erano felici. Margherita e Francesco li portarono a spasso, spingendo a turno la ruspa color del sole.

 

Racconto di Eleonora Bellini

Grazie per l'illustrazione a https://imgbin.com/png/CV6q9Ysv

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