Italiani ed italiane senza cittadinanza. Verso lo ius soli?

Buon giorno dalla vostra zia EconoMina!

Ragazzi, ragazze, sapete cos'è lo ius soli? Ius soli vuol dire letteralmente diritto del suolo. È un'espressione che viene usata per dire che si acquisisce la cittadinanza per il fatto di essere nati sul suolo/territorio dello Stato, pur se da genitori non cittadini di quello Stato. Nel nostro Paese però non è così, vige lo ius sanguinis, cioè il diritto del sangue. Cosa vuol dire? Vuol dire che alla nascita si acquisisce la nazionalità dei propri "consanguinei", cioè i genitori.

Vuol dire che ci sono tanti bambini e bambine, ragazzi e ragazze, che sono nati in Italia, studiano la storia e la cultura italiane, parlano con l'accendo della regione in cui vivono, tifono per squadre di calcio italiane ma di fatto sono cittadini e cittadine del paese in cui sono nati i loro genitori e che loro conoscono pochissimo o per nulla. Come la bella bimba della foto qui sotto.

Però ci sono tanti politici e soprattutto la Presidente della Camera Laura Boldrini che sperano di poter modificare presto la legge 91 del 92 in modo che chi nasca in Italia sia italiano. E che siano applicate le disposizioni dell'articolo 3 della nostra Costituzione, in base al quale Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Il 13 ottobre del 2015 la Camera dei Deputati ha scelto di cambiare questa legge, per quasi due anni poi tutto è rimasto fermo ma ora finalmente il 15 giugno la nuova legge arriverà al Senato. Speriamo che sia rapidamente approvata, nonostante le opposizioni di quei gruppi politici che trovano la loro forza nell'odio verso l'altro, nell'esclusione, nell'emarginazione.

Sono un milione gli italiani senza cittadinanza, che dal loro sito Internet hanno lanciato una petizione per chiedere che la legge venga approvata al più presto ed è importante sostenerla tutti e tutte in vista del prossimo voto al Senato. Possiamo sostenerli con la nostra firma, quindi chiedete a mamme, papà, zii, nonni, insegnanti di firmare.

Ed ecco cosa dice l'articolo 3 della nostra Costituzione, ancora purtroppo in parte inattuato.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.