Intervista a Luisa Staffieri

Luisa Staffieri

Luisa, tu sei un’insegnante scrittrice e allora la prima domanda sorge spontanea: quanto del tuo lavoro di insegnante entra nei tuoi libri e quanto della scrittrice arriva sui banchi di scuola?

Se devo essere sincera, ma veramente sincera, i due mondi vivono ciascuno per proprio conto. Sarebbe semplice dire che i bambini rappresentano un input per le storie che scrivo, ma in realtà non è così. Le storie che ho scritto finora, anche quelle non pubblicate, spesso sono arrivate al mio immaginario senza quasi che ne fossi consapevole. A volte una frase, venuta dal passato, uscita dalla bocca dei miei nipoti o dei miei figli, sospesa per lungo tempo in un mondo a sé e poi, quasi per caso, riemersa come quando un sommozzatore riporta dal profondo dell'oceano un reperto inimmaginabile.

Quasi sempre poi, questi reperti si rendevano visibili, quando alla sera uscivo con il mio cane e, nel buio, mentre cercavo nel cielo i sogni che non ero riuscita a fermare, poco a poco, i personaggi si delineavano e le storie prendevano corpo.

Sui banchi, poi, arriva la forza della mia improvvisazione, quando i bambini dicono delle cose che magari sembrano non avere un senso, li pungolo, affinché le storie si facciano immagini e parole e che anche loro le mettano... su carta!

Come autrice e come insegnante, in che modo, a tuo avviso, si dovrebbe incentivare l’amore per la lettura nei bambini e nei ragazzi?

In verità, per incentivare l'amore per la lettura, sono sufficienti pochi piccoli passi: i libri giusti al momento giusto e una voce che legga con la giusta partecipazione. Mi spiego, quando leggo per i miei bambini, ci sono degli autori che fanno da passepartout, uno di questi è il mitico Roald Dahl. Leggere un libro di Dahl porta a dei grandi risultati, questo lo dico sulla base della mia personale esperienza. Ci sono un mucchio di autori, conosciuti o anche misconosciuti che hanno scritto e scrivono cose gradevoli. Il secondo passaggio è la lettura ad alta voce, possibilmente mostrando le immagini e soprattutto che dalla nostra voce traspaia quanto quel libro ci piace! Poi, non trascorrerà molto tempo fino al momento in cui ci accorgeremo che la magia... è passata dall'altra parte!

La Cometa di Giove

Quando hai scoperto il tuo amore per la scrittura?

A volte sento dire da qualcuno che ha sempre scritto. Sarebbe semplice, anche per me, dirlo, ma non è proprio così. Mi è sempre piaciuto scribacchiare qua e là, fogli di quaderni, agende in disuso. Mi piaceva annotare passi di libri che mi erano particolarmente piaciuti o frasi, per me, significative. Poi ci aggiungevo del mio. Ciò che ho scritto in quantità, di cui sicuramente ho perso il conto sono le lettere, ne ho scritte a centinaia, forse perché in assoluto mi piace l’idea che qualcuno possa mettersi quel foglio in tasca e riaprirlo in un momento di tristezz

Le storie ono venute a un certo punto, quando? Perché? Non saprei dirlo, ma è bello e mi fa stare bene.

Ci racconti i tuoi libri? Ce n’è uno al quale sei particolarmente affezionata?

I miei libri editi dalla mia amica editora Donatella Caione della Casa editrice Mammeonline, mi piacciono (può sembrare un rigurgito di immodestia, ma così non è) perché in ognuno di essi, tranne che in uno, ci sono, sospesi tra le righe, i disagi che travolgono i bambini e che spesso gli adulti non riescono a vedere. Uno al quale sono particolarmente affezionata? Sì, è la Cometa di Giove, del quale dico sempre che non è stata una mia scelta. Un libro difficile, perché affronta il tabù della morte e se già la morte è un argomento ostico per chiunque e ancor più incomprensibile per un bambino, parlare della morte di una bambina sicuramente non è stato semplice. Dovevo capire, trovare un appiglio, dire senza spaventare. Amo questo libro, chi me lo ha chiesto in fondo ha fatto a me un grande regalo e chi l'ha letto pare aver apprezzato la leggerezza rispetto a un tema così difficile.

Ultima domanda di rito: carta o web, tu chi bocci e chi promuovi?

Io promuovo quello che induce a leggere e, a mio parere, se si comincia con un ebook, prima o poi si arriverà ad... annusare la carta.

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