La fotografia più famosa di Inge Morath è quella di un lama che si affaccia al finestrino di un'automobile a Times Square a New York. Molti l'hanno vista, ma pochi forse conoscono la sua vita e il suo lavoro.
Inge Morath era nata a Graz, in Austria, nel 1923. Quando aveva sette anni la sua famiglia si trasferìin Germania, prima a Darmstadt e poi a Berlino, dove suo padre dirigeva un laboratorio chimico. Inge frequentava una scuola di lingua francese, così, finiti gli studi, si impiegòcome traduttrice e giornalista.
In quegli anni, nei quali tutti coloro che si dedicavano alla fotografia in modo professionale erano uomini, Inge scriveva i testi che accompagnavano i servizi fotografici del suo amico Ernst Haas. Curiosa e attenta, comprese che la fotografia avrebbe potuto ampliare e approfondire il suo sguardo e cominciò ascattare le prime foto. Divenne poi assistente del grande fotografo francese Henri Cartier Bresson, con il quale aveva già collaboratoprima di lei un'altra donna, l'americana Eve Arnold.
Nel 1953 Inge entrò a far parte dell’agenzia statunitense Magnum che riuniva diversi e valenti fotografi indipendenti. Due anni dopo cominciò a realizzare una serie di grandi servizi fotografici in tutto il mondo: Venezia, Spagna, Stati Danubiani, Austria, Iraq, Iran, Stati Uniti, Russia, Cina e altri luoghi della terra rivivevano nelle sue foto in bianco e nero per tutti coloro che non li avevano mai visitati dal vero.
L' obiettivo di Inge, infatti, era quello di raccontare la realtà nel modo più semplice e diretto possibile. Per arrivare a questo, prima di partire per i viaggi durante i quali avrebbe scattato le sue foto si documentava molto attentamente.
"Prima di buttarmi su un progetto - le piaceva dire - voglio conoscere l'ambiente, immergermi nella civiltà in cui mi devo muovere e conoscere almeno i rudimenti della lingua. A quel punto riesco a scattare la fotografia con un occhio ben aperto, che osserva il mondo attraverso il mirino, mentre l'altro è chiuso e scruta nella sua anima".
Inge incontròe fotografò anche numerose personalità, capi di Stato, attrici e attori, scrittori di ogni Paese. Eccone alcuni: Henri Moore, Pablo Picasso, André Malraux, Doris Lessing, Marilyn Monroe, Gloria Vanderbilt e Fidel Castro. Di tutti riuscì a fermare sulla pellicola le caratteristiche del volto suggerendo insieme anche le luci e le ombre del loro carattere e del loro pensiero.
Inge Morath morì nel 2002. Le sue fotografie sono ancora esposte in mostra in molte città del mondo.
Articolo di Eleonora Bellini