Il razzismo contro Bakary Dandio #IoStoConBak

Bakary Dandio è un ragazzo senegalese di 22 anni adottato da una famiglia italiana e quindi diventato italiano. Già una settimana fa la sua famiglia aveva denunciato la comparsa di frasi offensive nell'androne del suo palazzo. Lunedì mattina i suoi genitori, Paolo Pozzi e Angela Bedoni, hanno trovato sul muro di casa un'altra frase: 'Ammazza al negar' (espressione dialettale che significa 'Ammazza il negro') con sotto il disegno di una svastica, esattamente nello stesso punto dove, la settimana precedente, era stato scritto in pennarello nero 'Pagate per questi negri di merda' e 'Italiani=merda'.

La mamma di Bakary ha fatto notare che il clima di razzismo nel nostro paese sta diventando sempre più diffuso, che c'è un vero e proprio clima da caccia allo straniero.

Il sindaco di Melegnano invece ha detto "Sono veramente indignato. Voglio una fiaccolata per le vie del paese e invito a partecipare anche tutti gli altri Comuni che lo vorranno. Perché tutti possano dire a gran voce che noi il razzismo non lo vogliamo".

Bakary Dandio, che è una giovane promessa dell'atletica, avendo vinto i camponati nazional giovanili di 400 e 800 metri, ha detto "Non capisco l'odio, ho paura". Ma il mondo dello sport lo sostiene: proprio domenica 17, poche ore prima che comparisse la seconda scritta, sui campi di calcio melegnanesi in cui erano impegnate le squadre giovanili i ragazzi sono scesi in campo con due striscioni di solidarietà: "#ioStoConBak" (hashtag lanciato dal Csi) e "No al razzismo".“