Il dispari vince sempre sul pari
Eh sì, era proprio così, nel paesino di Omicron tutti possedevano le ali.
In quel paesino incontaminato tra le montagne della catena dell'Himalaya viveva il popolo nomade dei banchi saltellanti.
Un giorno di sole, i ragazzi di questo popolo partirono per il loro primo giorno di scuola, raggiungendola… rigorosamente con le ali.
Però, come ogni popolo nomade, c'era sempre qualcuno che era un pochino più sfortunato degli altri e quel qualcuno era Pannolo.
Pannolo apparteneva alla famiglia Spikes costituita da lui e i suoi genitori: Alga e Palgo.
Il ragazzino aveva il problema di non possedere due ali, ma addirittura tre: due da una parte e una dall'altra! Ciò gli causava sbilanciamento nel volo, tanto da non permettergli di volare e tantomeno di camminare!
La sua vita era tutta seduta su una sedia di Picea Asiatica con le rotelle, che era sempre spinta in volo dalle gambe dei genitori.
Quel giorno iniziava la scuola, ma la sua mamma e il suo papà dovevano andare nei campi a seminare patate e cipolle (cibo essenziale per quella popolazione), dunque non potevano portare Pannolo a scuola e la soluzione non arrivava.
Passarono giorni, giorni e ancora giorni e il figlio non andava a scuola.
Una mattina, quando ormai Pannolo si era rassegnato a restare a casa da solo, gli venne un'idea: costruì una vela, la fissò sulla sedia e si avviò verso una montagna altissima, la più alta del mondo, l'Everest.
Giunto all'ultimo campo, dopo quattordici ore, spinto dal vento grazie alla sua vela, si riposò una piccola mezz'ora e poi... si buttò giù dal precipizio più alto della montagna tenendo per un piede la sedia e cercando di volare.
La cosa fu molto diversa da come l'aveva pensata: era riuscito a planare per una decina di secondi!!!
Purtroppo poi cadde però in un nevaio, ma non si fece niente e tornò a casa.
Pannolo continuò così per circa un mese e un bel giorno riuscì a volare per addirittura 15 minuti a 120 km/h!
Fino ad allora i genitori non avevano saputo niente, ma poi quando li portò sul posto e fece vedere loro cosa sapeva fare, come primo impatto si spaventarono, poi si stupirono e piansero per la gioia.
Col passare del tempo, Pannolo riuscì a battere ogni record, diventando pure il campione dei popoli nomadi del Nepal.
Il segreto stava tutto nel crederci, avendo fiducia in se stesso, e a non intimorirsi senza provare neanche una volta.
La vita di questo ragazzo fu decisamente migliorata dalla sua mente e dalla sua forza di volontà, egli in futuro ebbe un'istruzione di qualità e si godeva la vita rendendo ogni momento speciale.
Testo di Denis Z.