Diritto all'informazione

Diritto all'informazione

Il diritto ad essere informata/o per tutti i bambini e le bambine è sancito dall’articolo 17 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia che fu approvata il 20 novembre 1989. Ecco il testo dell'articolo:

Gli Stati parti riconoscono l’importanza della funzione esercitata dai mass media e vigilano affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale. A tal fine, gli Stati parti:

a) incoraggiano i mass media a divulgare informazioni e materiali che hanno una utilità sociale e culturale per il fanciullo e corrispondono allo spirito dell’art. 29;

b) incoraggiano la cooperazione internazionale in vista di produrre, di scambiare e di divulgare informazioni e materiali di questo tipo provenienti da varie fonti culturali, nazionali e internazionali;

c) incoraggiano la produzione e la diffusione di libri per l’infanzia;

d) incoraggiano i mass media a tenere conto in particolar modo delle esigenze linguistiche dei fanciulli autoctoni o appartenenti a un gruppo minoritario;

e) favoriscono l’elaborazione di principi direttivi appropriati destinati a proteggere il fanciullo dalle informazioni e dai materiali che nuocciono al suo benessere in considerazione delle disposizioni degli artt. 13 e 18.

Questo è un diritto (o meglio, un insieme di diritti) che ci sta particolarmene a cuore visto che riguarda proprio il nostro lavoro sia nella cura che abbiamo per la realizzazione di un giornale rivolto alle bambine e ai bambini sia perchè tutte noi della redazione di Echino ci occupiamo della realizzazione di libri per l'infanzia, come autrici, illustratrice, editrice.

Si tratta di un diritto importante perchè presuppone che non solo bambine e bambini hanno diritto all'informazione ma che questa sia particolarmente curata e tarata in base alla loro capacità di comprendere. Fornire loro informazioni vuol dire farlo in modo equilibrato, senza spaventare ma senza neanche nascondere. Per farlo occorrono competenza e impegno. Bambine e bambini hanno diritto a conoscere tutto, anche le cose che potrebbero spaventare, anche le cose brutte che succedono e/o sono successe, che si tratti di cose di rilevanza familiare o collettiva. Sta appunto all'abilità di chi fornisce le informazioni: genitori, insegnanti, mass media, scrittori e scrittrici, case editrici ecc. trovare il codice espressivo giusto.

Capita frequentemente che si dicano loro bugie o che più semplicemente si nascondano delle verità: il nonno che non sta bene, i genitori che non vanno d'accordo, le difficoltà economiche della famiglia ma anche la pericolosità e mortalità di un virus o l'esistenza di persone che potrebbero fare del male. Ma le verità nascoste non aiutano ad elaborare e a crescere.

Ricordiamo che Echino è anche di carta. A questo link si può acquistare e ricevere a casa il pacchetto di pubblicazioni.

Donatella Caione