Diritto al nutrimento

Il Diritto al nutrimento (o Diritto al cibo o Diritto alla nutrizione) per tutti i bambini e le bambine, come altri Diritti, non è sancito da un articolo in particolare ma è un Diritto ribadito in molti articoli della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia che fu approvata il 20 novembre 1989.

Sicuramente dobbiamo citare l'Articolo 6:

1. Gli Stati parti riconoscono che ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita.

2. Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo.

Senza nutrimento non c'è vita, non c'è sopravvivenza, non c'è sviluppo.

Invece il comma 2 dell'Articolo 24 sostiene che è necessario lo sforzo concreto dei Paesi firmatari della Convenzione per:

c) lottare contro la malattia e la malnutrizione, anche nell’ambito delle cure sanitarie primarie, in particolare mediante l’utilizzazione di tecniche agevolmente disponibili e la fornitura di alimenti nutritivi e di acqua potabile, tenendo conto dei pericoli e dei rischi di inquinamento dell’ambiente naturale;

e sempre lo stesso articolo ricorda che bisogna:

e) fare in modo che tutti i gruppi della società, in particolare i genitori e i minori, ricevano informazioni sulla salute e sulla nutrizione del minore, sui vantaggi dell’allattamento al seno, sull’igiene e sulla salubrità dell’ambiente e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta loro di mettere in pratica tali informazioni;

Ma è importante anche il primo comma dell'Articolo 27:

1. Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.

Naturalmente parlando di questo diritto il nostro pensiero corre veloce ai bambini e alle bambine che vivono in Paesi in cui concretamente si muore di fame e per i/le quali le organizzazioni umanitarie e le istituzioni internazionali dedicano energie, impegno, finanziamenti che tutte e tutti dovremmo sostenere.

Ma come possiamo "leggere" questo diritto nel nostro Paese in cui per fortuna possiamo dire che non si muore di fame? Beh potremmo parlare di nutrimento "sano" e quindi della necessità di fare campagne per una sana alimentazione. O potremmo parlare di disturbi alimentari che hanno la propria origine nell'abbondanza del cibo proposto ed offerto nella nostra parte di mondo. 

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Donatella Caione

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