Dibattito in classe
In questi due dibattiti abbiamo discusso molto sui tre personaggi storici che hanno influenzato gli eventi durante la Seconda guerra mondiale: Mussolini, Hitler e Stalin.
Abbiamo parlato un po’ della loro vita e delle posizioni prese nella guerra, secondo noi hanno fatto queste cose brutte perché hanno vissuto tutti un’infanzia triste, e anche se alcuni di loro hanno poi fatto qualcosa di buono, secondo me non possono riscattare il male compiuto.
In questi dibattiti ci sono state persone che hanno parlato di più e altre che hanno parlato di meno però siamo stati tutti bravi perché tutti abbiamo espresso i nostri pareri sui tre personaggi ed è stato un buon modo di mettere in pratica le nostre conoscenze in alternativa alle verifiche o alle interrogazioni, che magari risultano più noiose.
(Testo di D.P.)
Dopo aver discusso in classe con i miei compagni, di tre uomini che hanno cambiato la storia del mondo cioè Mussolini, Stalin ed Hitler, sono giunta a queste conclusioni.
Sotto certi aspetti sono uomini da considerare data la loro popolarità, la loro influenza sulle varie popolazioni e per alcune azioni da loro compiute, ma sono uomini anche da disprezzare date le loro opere cruenti e distruttive che hanno portato il mondo alla Seconda guerra mondiale, al genocidio del popolo ebraico e di altre categorie di persone.
Fare questi dibattiti mi è piaciuto, anche se non ho detto un granchè, ma è stato bello soprattutto sentire le opinioni altrui e scambiare i propri pensieri.
(Testo di S.I.)
Dal dibattito che abbiamo svolto qualche giorno fa su Mussolini,Hitler e Stalin ho capito che questi tre personaggi della storia hanno sofferto molto nella loro infanzia e, dal mio punto di vista, questa potrebbe essere la ragione che li ha resi così crudeli e cattivi.
Secondo me il più crudele era Hitler e difatti era quello che dei tre ha fatto più danni, era anche quello che incuteva più paura di tutti. Mussolini aveva molta paura di lui, infatti si era alleato con lui.
Dal mio punto di vista quello che aveva un po’ "più di testa” era Stalin perché se ne stava nella sua russia e non dava fastidio a nessuno.
(Testo di D.G.)