Ahed Tamimi ha visto uccidere due zii (sorella e fratello della mamma) e molte altre vittime parenti e non. Ha visto aggredire e ferire il fratellino e nell'ultimo episodio aveva schiaffeggiato un soldato che aveva sparato e ferito gravemente un bambino del villaggio che si trova ancora in coma. Ahed è una bambina palestinese, da anni, vittima della violenza e della brutalità dell'occupazione israeliana. Ed è diventata una ragazzina coraggiosa e determinata che non ha paura.
La vicenda comincia il 14 dicembre, quando Mohamed Tamimi, 14 anni, cugino di Ahed, viene colpito alla testa da un proiettile sparato a bruciapelo da un soldato israeliano. La pallottola lo prende al naso e gli rompe la mascella prima di perforare la parte sinistra del cervello. Mohamed è sopravvissuto ma ha perso metà del volto. Poche ore dopo dei soldati si appostano nella proprietà della famiglia mentre altri cercano di entrare in casa di Ahed: la ragazza vuole scacciarli, ne spintona uno e cerca di schiaffeggiare l’altro. L’unica cosa straordinaria di quest’evento, normale nei territori occupati, è che la mamma filma l’accaduto e lo pubblica in streaming. Ecco il video.
Fonte: L'Internazionale