Si chiama resilienza ed è la capacità dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi, anche i bambini hanno questa capacità: di vivere e sopravvivere alle crudeltà del mondo dei grandi senza spezzarsi, continuando a guardare al futuro, per nero che sia, con un sorriso.
I bambini di Aleppo sono un chiaro esempio di resilienza. Sono stati fotografati mentre si tuffano dentro ai crateri delle bombe, trasformati in piscine dall'acqua fuoriuscita da tubature idrauliche forate nello scoppio. I loro sorrisi, la loro voglia di vivere sono uno schiaffo morale a chi continua a sganciare bombe sopra le loro teste. Ed è questo per la verità ciò che bambini e ragazzini dai dieci ai dodici anni dovrebbero fare nella vita, tuffarsi, nuotare, studiare, correre, giocare e crescere serenamente, non nascondersi come topi dentro case che rischiano di crollare sotto le bombe ogni giorno e nemmeno piangere la morte di amici, fratelli e sorelle, parenti. Non si può che augurare loro di continuare a sorridere e di non spezzarsi, nella speranza che questa terribile guerra abbia fine al più presto.
(Fonte: video.corriere.it)
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