Anversa e le bandiere del mondo!

Ad Anversa vedi camminare per la strada una donna quasi completamente coperta dal velo, solo gli occhi sono scoperti; volti lo sguardo e poco più in là passa una lunga fila di biciclette con ragazzini  dai capelli corti corti e i boccoli laterali. Poi incontri studenti universitari italiani, pakistani, vietnamiti. Il turista africano e quello inglese. E ti viene da chiederti: com'è possibile che mondi così diversi convivano senza alcun problema? Ognuno portando avanti le proprie convinzioni ed abitudini, il proprio credo, le proprie tradizioni... Volti diversi, abiti diversi, pensieri diversi, tutti dentro la stessa città. Le bandiere, che svolazzano sulle pareti del municipio, non sono lì per bellezza, per rallegrare con i loro colori un edificio già di per sé molto bello; rappresentano tutte le nazionalità presenti nella città e, mi dicono, vengano offerti incentivi a persone i cui paesi ancora non sono presenti.

Io sono rimasto affascinato da questa multiculturalità e poi proprio nel centro dell'Europa. Trovo che quella sia la nostra meta, l'obiettivo che l'umanità intera si deve prefiggere. Se non è lì il punto di arrivo, quale altro potrebbe essere? Farsi la guerra? Ammazzarsi l'un l'altro, arroccati nei propri castelli di paure e meschinità? No, molto più belle quelle bandiere colorate svolazzanti, simbolo che possiamo convivere anche noi, come loro, lasciando al vento i nostri pensieri diversi perché sia lui a farli incontrare!

Commenti

Abbiamo da imparare tanto dalle "bandiere" di Anversa!

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