Basta un poco di zucchero
Fin da piccola ho imparato che non si gioca con le cose da mangiare. Vero. Non si butta, non si spreca, non si scherza. Perché il cibo è prezioso, perché c’è chi non ne ha abbastanza, chi se lo sogna un pasto completo.
Però crescendo ho scoperto che, ogni tanto, si possono fare delle eccezioni, che c’è un’orchestra che suona la verdura e poi distribuisce una zuppa a tutti fatta con gli strumenti appena usati (vegetableorchestra.org) e che ci sono degli artisti che raccontano storie con la frutta.
Ma i miei preferiti in questi ultimi tempi sono due signori che con zucchero e caffè mettono in scena una storia vera. E importante.
Siamo in Spagna nel 1936. Due fratelli lasciano il loro villaggio alla volta di Barcellona, dove proprio quell’estate scoppierà la guerra civile che cambierà per sempre la loro vita e quella della loro famiglia.
Lo spettacolo Frères inizia in una cucina come tante, in mezzo ai soliti mobili di famiglia, seduti sulla sedia dove facciamo colazione tutti i giorni.
E in effetti, quando vogliamo ricordare, non c’è niente di meglio per farlo che guardarci intorno, toccare gli oggetti che conosciamo a memoria, che magari sono più vecchi di noi: la caffettiera della nonna, il tavolo costruito dal bisnonno. Se li osserviamo bene e ci chiniamo gentili ad ascoltarli possono sussurrarci avventure inaspettate.
La Compagnia francese Les Maladroits gioca con rispetto la storia e rispetta il cibo. Anche se lo sbriciolano, lo lanciano, ci litigano.
Sarebbe davvero bello fare le guerre alzando muri di zollette o tirandoci lo zucchero a manciate. Che meraviglia se il campo di battaglia fosse dolce e appiccicoso e per pulirlo bastasse solo un po’ d’acqua calda! Mi piacerebbe risolvere i problemi davanti a una tazza di cioccolata fumante. Magari con la panna.
Volevo andare a teatro a vederla, questa messa in scena che assomiglia a una filastrocca di Gianni Rodari, ma non ho ancora avuto la fortuna di incrociare una data e un luogo di spettacolo vicino a casa mia. E in questo periodo sono tutti chiusi, purtroppo.
Ma ho trovato questo bel video dove puoi farti un’idea di quanto sono bravi. Da quando l’ho visto non riesco più a prendere il caffè come prima, mi viene voglia di smontare la mia caffettiera e farne un soldato di ventura. O prendere un mucchietto di chicchi profumati per scrivere una poesia sul tavolo. O costruire con una scatola di zollette il castello del re.
In fondo basta un poco di zucchero per far volare la fantasia.
Articolo di Michela Merazzi
Foto: dal web